Abbiategrasso, Castello Visconteo
I figli di Abramo

Ebraismo, Cristianesimo, Islam
Oggetti, immagini e testimonianze
dal 6 al 28 Marzo 2004

Abramo e i tre angeli
xilografia da “Figures et Histoires de la Saincte Bible”
Parigi, Guillaume Le Bé, 1666

“Certamente quelli che credono, quelli che seguono la religione giudaica, i cristiani e i sabei, chiunque insomma creda in Dio e nel giorno estremo e abbia fatto del bene, tutti avranno la mercede loro, presso il Signore, né alcun timore sarà su di loro,
né si rattristeranno”.

(Corano, II:59)

Ebrei, cristiani e islamici, con le loro diverse culture e la loro arte religiosa, gli uni accanto agli altri: è il tema della mostra “I Figli di Abramo”, ideata dall’Associazione Culturale "Obiettivo sul Mondo". La finalità non è quella di "confrontare" le tre religioni bibliche per esprimere giudizi di merito, ma individuare ciò che le unisce, e in particolare far risaltare il gusto del bello che le accomuna. Perciò al Castello Visconteo di Abbiategrasso verranno esposti oggetti rituali di ciascuna delle tre religioni, scelti per il loro valore storico, artistico e didattico

Corona della Toràh
Argento sbalzato, cesellato e bulinato
Manifattura pisana, prima metà del XIX secolo
(Pisa, Comunità Ebraica)

La sezione ebraica, organizzata dall’Istituto Graf Bologna, è curata da Dora Liscia-Bemporad, docente di storia dell’arte all’Università di Firenze, e Giordano Berti, storico delle tradizioni popolari. Tra i fastosi paramenti sacri, i preziosi oggetti liturgici e i simboli della fede popolare, spicca un parokhet quattrocentesco, la tenda usata per coprire l’Armadio del Santissimo posto dietro l’altare della Sinagoga: è il più antico arredo tessile ebraico conservato in Italia. Inoltre sono esposti altri oggetti di straordinario valore tra cui tre me’il, “mantelline” per i rotoli della Toràh, di epoca settecentesca, preziosamente ricamate in argento e oro e alcuni splendidi ornamenti d’argento sbalzato e cesellato. Completa la mostra una serie di antiche stampe che illustrano l’origine delle principali feste religiose ebraiche.

Puntale di moschea
Ottone sbalzato e cesellato, 
Manifattura marocchina, inizi XX secolo
(Collezione CREA)

La sezione islamica è curata dal C.R.E.A. (Centro Ricerche Etnografico-Ambientali) di Firenze. Pur non avendo la sontuosità delle liturgie ebraica e cristiana, gli oggetti essenziali di questa sezione non sono meno interessanti. Anzi, la loro semplicità mette in risalto il valore intimo e personale del rapporto che i musulmani stabiliscono con il Dio unico. Il numero di pezzi esposti, provenienti dalle aree geografiche più lontane - dal Nord Africa al Medio Oriente fino alle steppe centroasiatiche - evidenzia la diversità degli ambienti culturali legati dalla comune fede. Di particolare rilievo la tenda di un nomade saharawi, completa di tutte le suppellettili che la arredavano, ma anche gioielli con simbologie magico-religiose, custodie porta-corano, stampe d’epoca, il flagello usato dagli Sciiti nelle cerimonie penitenziali e il pinnacolo di una moschea.

Pagina di corale 
Miniatura lombarda, sec. XVI
(Parrocchia di San Vittore, Casorate Primo)

La sezione cristiana, curata da Obiettivo sul Mondo, si basa sugli oggetti di culto conservati nel territorio abbiatense, al fine di valorizzare specificamente - in un campo assai vasto come quello dell’arte sacra - le ricchezze locali. In esposizione ci saranno, quindi, codici miniati, arredi liturgici, paramenti sacri, antichi libri e preziosi reliquiari; tutti oggetti provenienti dalle chiese del Decanato di Abbiategrasso. Tra i “gioielli” in mostra, alcuni preziosissimi corali del Trecento e del Cinquecento e una scultura in marmo del XIV secolo raffigurante la Madonna col Bambino.

Un’appendice della rassegna cristiana sarà allestita nella seicentesca chiesa di San Rocco. L’edificio, innalzato dalla comunità civica per celebrare la fine dell’epidemia di peste narrata dal Manzoni, restaurato di recente, ospiterà varie suppellettili, liturgiche e non, cadute in disuso dopo il Concilio Vaticano II. 
Di grande interesse anche una collezione privata di ex voto.

Shaddai
Lamina d’argento incisa e filigrana
Manifattura piemontese, fine sec. XIX
(Firenze, Collezione privata)

Il catalogo dell’esposizione, curato dall’Associazione Culturale “Obiettivo sul Mondo”, riunisce saggi della prof. Dora Liscia-Bemporad, docente di storia delle arti applicate all’Università di Firenze e direttrice del Museo Ebraico di Firenze.

Accanto alla mostra si terranno incontri, dibattiti, tavole rotonde su temi collegati, con personalità di spicco della politica, della cultura, dell’informazione. 
Ci sarà una rassegna cinematografica con pellicole di grandi registi appartenenti alle tre aree culturali, commentati da alcuni tra i più celebri critici cinematografici italiani. 
Inoltre, segnaliamo la proiezione del film "Giovanni Paolo II - Testimone dell’invisibile", che verrà presentato dall’autore, l’on. Alberto Michelini (venerdì 12 marzo ore 21, Cinema "Al Corso", Piazza San Pietro - Abbiategrasso).

Orari di apertura
Castello Visconteo e Chiesa di San Rocco
Feriali: 9,30 – 12 ; 15 - 19
Sabato e festivi: 10- 19
ENTRATA LIBERA


Per informazioni

Associazione Culturale Obiettivo sul Mondo
Tel/fax 02.9466688
obiettivosulmondo@tiscali.it 

Comune di Abbiategrasso
Tel 02.94692336-94692453
stampa@comune.abbiategrasso.mi.it

Istituto Graf
Tel. 051.562863 - 349.2602198
graf@istitutograf.org

 


 

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